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PANDOR"ISA"- il pandoro di isa

Mi sarebbe piaciuto chiamarlo PANDORO FREE, poi ho pensato al  "PANE DI ISA" come da classica tradizione, la conoscete la storia del PANE DI TONI e del PAN DE ORO?  Ma poi ho voluto personalizzarmelo, dato che l'ho realizzato io raggruppando una serie di ingredienti. tanto da sentirlo mio alla fine di tutto il lavoro svolto.  In ogni caso, in qualunque modo lo chiamiate il risultato non cambia, resto sempre il PANDORO tutto FREE che ho realizzato entusiasta e soddisfatta!

Se volete leggere la storia della tradizione  del Pandoro, leggete più sotto. Sono sicura che vi piacerà!

INGREDIENTI (x circa 8 persone)

 

(1 stampo da pandoro per 1 kg)

 

3 Tuorli + 1 Uovo intero

6 cucchiai di bevanda di riso (o di soia)       

300 gr di farina di riso

200 gr di farina di teff

100 gr di farina di

mais macinata fine

(fioretto)

2 cucchiaini di sale

1 cucchiaino e ½ di gomma

di guar (addensante)

2 bustine da 4,3 gr di psillo (gusto naturale, o vaniglia)

130 gr di margarina vegetale sciolta

120 gr di zucchero + 2 cucchiaini a parte

250 ml di acqua tiepida.

10 gr di lievito di birra secco disidratato (in polvere)

1 cucchiaio abbondante di amido di riso

Zucchero a velo, q.b.

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Le uova e la bevanda vegetale devono essere a temperatura ambiente, quindi tirare fuori dal frigorifero almeno 30 minuti prima di iniziare.

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PROCEDIMENTO

 

Iniziare con la preparazione del Mix di farine.

In una terrina versare la farina di riso, la farina di teff e la farina di mais. Mescolare.

Unire 2 cucchiaini di sale, la gomma di guar e l’amido di riso.

Mescolare tutto bene, devono amalgamarsi e mischiarsi fra loro.

 

1° impasto:

In una terrina, a parte, versare l’acqua, il lievito e 2 cucchiaini di zucchero. Mescolare fino a che il lievito si sarà sciolto.

Fare riposare per circa 10 minuti. Durante questo tempo il lievito si attiverà.

Unire al composto di acqua e lievito, 60 gr di zucchero, 150 gr di Mix di farina preparata, amalgamare e per ultimo unire 1 bustina di psillo sciolto al momento in 3 cucchiai di acqua, assumendo una forma gelatinosa.

Mescolare sciogliendo bene eventuali grumi e lasciare riposare per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo incorporare i 3 tuorli e i rimanenti 60 gr di zucchero.

Fare riposare per un’oretta.

A parte procediamo con la preparazione del secondo impasto.

 

 2° impasto:

In un recipiente diverso versare 150 gr di Mix farina preparata, l’uovo intero, la margarina  sciolta e un pizzico di sale.

Unire il primo impasto al secondo impasto, mescolare bene e infine aggiungere i 6 cucchiai di bevanda di riso (o di soia) in cui avrete sciolto la seconda bustina di psillo.

Mescolare bene i due impasti incorporando gli ingredienti e aggiungere altri 200 gr di farina Mix preparata.

Mescolare abbondantemente con movimento dall’alto verso il basso, incorporando aria nell’impasto.

Amalgamare perfettamente il tutto e fare lievitare in luogo tiepido, coprendo con pellicola trasparente per circa 1 ora.

 

Trascorso il tempo di lievitazione versare il composto in uno stampo da PANDORO (coperto da carta forno se è in alluminio o leggermente unto se è in silicone)

Fare lievitare ancora per 3 ore.

 

Se preferite versare subito l'impasto nello stampo da pandoro e fare lievitare per 4 ore in luogo tiepido. Vi consiglio di porlo già nel forno, magari leggermente scaldato, ma proprio leggermente...

Infornare a 180 °C per 50 minuti circa.

 

Il PANDOR-ISA è pronto. Fare raffreddare e capovolgere lo stampo su un piatto da portata e, a piacere, spolverizzare il vostro dolce di Natale con zucchero a velo.

Decorazioni natalizie
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Semplicemente Senza è
  Isabella in Cucina

TRA PANETTONE E PANDORO, TRA STORIA E LEGGENDA...
 
 IL PANETTONE
La leggenda ha come ambientazione la corte di Ludovico il Moro, durante un sontuoso banchetto di Natale. Un famoso cuoco (di cui non sappiamo il nome) al servizio di Ludovico, aveva creato personalmente l'impasto di un dolce straordinario, la cui ricetta segreta si tramandava di padre in figlio, da secoli, all'interno della sua famiglia. Non tutto, però, andò per il verso giusto e il cuoco scordò di togliere per tempo il dolce dal forno, bruciandolo e rendendolo immangiabile. Era ormai troppo tardi per prepararlo nuovamente.  Per fortuna,  un servo di nome Toni aveva tenuto per sé un po' dell'impasto del dolce ormai perduto  a cui aveva aggiunto un po' di frutta candita, uova, zucchero e uvetta. Voleva cuocerlo al termine del proprio lavoro per avere qualcosa di buono da mangiare. Il cuoco, scoperto l'impasto avanzato, decise di dargli forma di pane e portarlo comunque alla tavola del principe. Anche questa volta fu un successo: non solo il pan del Toni  piacque a Ludovico e ai suoi commensali, ma il cuoco fu obbligato a servirlo a tutti i banchetti natalizi degli anni successivi, e presto l'usanza si diffuse fra tutta la popolazione.
 
 
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IL PANDORO invece, deriverebbe dal “Pan de oro”, un dolce ricoperto completamente di sottili foglie di oro zecchino (da cui probabilmente il nome attuale) che veniva servito sulle tavole dei più ricchi veneziani.
Le origini, comunque, più accreditate, sarebbero quelle secondo le quali il pandoro deriverebbe dal “Nadalin” un dolce a forma di stella che per tradizione le famiglie veronesi preparavano per Natale…è probabile, comunque, che nell’ideazione di questo dolce ci sia stata anche la collaborazione dei pasticceri austriaci, molto impiegati nelle pasticcerie più importanti di Verona. Creato nel 1260 per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala e dei Signori di Verona, inizialmente costituito da un tronco a stella con 8 punte e non troppo alto ricoperto da una glassa,   Intorno alla fine dell’Ottocento, il dolce cambiò forma, venne alzato, le punte ridotte a 5 e la glassa eliminata… Cambiando anche il suo nome in “Pandoro”.
Soffice, profumato e coperto di zucchero a velo. Insieme al panettone, il pandoro è il re della tradizione natalizia: non c’è Vigilia, Natale o Capodanno che non veda troneggiare sulla tavola questo dolce dalla storia antica e affascinante.
Semplicemente perfetto !
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