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Il Sentiero delle Sculture e il Forte di Orino








Il bosco INCANTATO di Cerro di Caldana – Un po’ di magia al parco Campo dei FIORI 12 settembre 2021 “Non puoi vivere una favola se ti manca il coraggio di entrare nel bosco.” (A. Salvaje) E’ questa la frase incisa su una Pergamena in legno che vi accoglie all’inizio del Sentiero delle Sculture, il Bosco Incantato a un passo da Varese, all’interno del Parco Regionale del Campo dei Fiori.

Siamo nei boschi sopra Cocquio-Trevisago, in località Cerro di Caldana dove le meravigliose sculture di Sergio Terni, un bravissimo artista locale, impreziosiscono il sentiero 17 che sale verso il Forte di Orino. Una piccola terra di mezzo degli Hobbit immerso tra faggi, castagni, betulle, con un sottobosco poco fitto e ben curato. Nei dintorni del Lago Maggiore sono tanti i luoghi nella natura dove concedersi una divertente passeggiata domenicale e proprio qui, al sentiero delle sculture c'è un semplice percorso all'interno del Parco Regionale Campo dei Fiori, amato soprattutto dai bambini per la presenza di sculture di legno. Apprezzatissimo anche dal nostro Whisky, anche se probabilmente a lui delle sculture non è importato un granchè, ma ha apprezzato, la gita, la camminata, il bosco, il verde e il silenzio. Vi troverete immersi in un bosco incantato dove le sculture di legno sembrano prendere vita e animare la natura. La partenza è dal piccolo abitato di Cerro di Caldana in provincia di Varese a pochi chilometri dalle rive del Lago Maggiore. Il sentiero delle sculture di Cerro di Caldana rientra nel territorio del Parco Regionale Campo dei Fiori, un'area naturale protetta della Lombardia che rientra nella provincia di Varese. Il Parco è stato istituito nel 1984 ed è oggi una meta molto ricercata a livello turistico soprattutto dagli amanti del trekking e delle passeggiate in montagna. Vi consiglio di indossare scarpe chiuse e comode, adatte alle passeggiate nei boschi in modo da svolgere la vostra camminata in totale sicurezza. Il Sentiero lo si fa in tutta tranquillità ma per salire al Forte di Orino è un gran lavoro di gambe e ginocchia,per i sali e scendi e i sassi presenti durante il tragitto. Per salire dal sentiero delle sculture fino al Forte di Orino, il tragitto diventa più impegnativo e lungo: occorre percorre i 600 metri di dislivello che separano Cerro di Caldana dal Forte di Orino. Il sentiero da seguire è sempre il numero 17: è segnato e nel giro di poco più di 2 h vi condurrà alla vetta. Lasciatevi alle spalle l'abitato di Cerro e, costeggiando qualche giardino, arriverete presto in prossimità del bosco. Proseguite lungo il sentiero fino a quando non farete ingresso nel bosco incantato...l e sculture di legno vi aspettano e sarà divertente andare a cercarle. l benvenuto ve lo dà il Guardiano del bosco, colui che veglia affinché gli “ospiti” siano rispettosi con la foresta che li accoglie.

Poi man mano affiorano le altre sculture fiabesche in piena simbiosi con la natura: lo Scoiattolo gigante, la piccola Colomba, un’impressionante vipera che si confonde con la vegetazione, un Ragno con la sua ragnatela e uno Gnomo che fa capolino tra due tronchi…e il GUFO...












La favola del bosco Ma c’è anche una strega malvagia, la Strega del Cerro, di cui parla una favola paesana che vi riporto qui sotto. “Una favola racconta che abitava a Cerro in una piccola casa isolata una brutta vecchia e malvagia strega. Tutti gli abitanti erano infastiditi dalla sua presenza. Nessuno sapeva cosa facesse in quella casa, era sempre rinchiusa…molti mormoravano che la Strega preparasse pozioni magiche e praticava strani incantesimi Una notte tutto il paese si radunò davanti alla chiesae dopo aver tanto discusso presero una decisione. Armati di bastone urlando e insultandola bussarono alla sua porta accusandola di magia e stregoneria…ma la povera Strega spaventata riuscì a scappare e non sapendo dove andare si rifugiò nel bosco. Ancora oggi c’è chi dice di averla vista nell’oscurità vagare nel fitto bosco spaventando per vendetta chi incontra”


L’antica leggenda celtica Troverete persino un omaggio alla Dea Berta, protettrice della vegetazione, tratto da un’antica leggenda celtica che narra la storia di questa magica figura femminile. Lì accanto troverete scritto: “Essa si presenta come una bella donna dai lunghi capelli biondi, le vesti azzurre svolazzanti ornate con un lungo velo bianco e circondata da una splendida luce dorata. Berta chiamata anche Regina degli Spiriti della Natura o potente Signora delle Alpi, la si può incontrare nei boschi al calar della notte o di primo mattino nei mesi di dicembre o gennaio, sorvolante e danzante senza fare alcun rumore sui prati rugiadosi del bosco. La grande Dea Berta è la protettrice della vegetazione, è colei che regola la fioritura delle piante, curando e vegliando per tutto l’anno la salute del bosco e la buona armonia tra il regno vegetale e animale e per questo al suo passaggio in primavera cosparge i boschi di semi di piante e fiori in modo che possano rinascere. La nostra signora sempre seguita dal suo lungo e strano “Corteo della Berta è sempre accompagnata dalla fedele e magica Oca zoppa con calcato sulla testa, fin quasi al becco, un buffo cappello rosso, mentre la zampa più corta è infilata in uno scarpone. Il corteo è anche composto da fate, folletti del bosco, strani animali fatati e gnomi. Assistere da parte dell’uomo al passaggio del corteo della Berta porta molta fortuna, felicità e saggezza…ma attenzione!!!…non fatevi notare dalla Berta altrimenti vi rapirà e seguendola vagherete per sempre nei boschi col suo strano corteo!!!




Il borgo di Cerro Vale la pena fare due passi per il minuscolo borgo di Cerro, tra stradine e vicoli stretti dove curiosare, entrate stupende, un dipinto dell Madonna, la piccola chiesa.










E POI CI SIAMO NOI ...















Circondata dai boschi del Parco del Campo dei Fiori, la Rocca di Orino fu un’antica fortificazione militare posta a controllo della Valcuvia. La sua storia lunga e travagliata le ha donato numerose leggende ed un fascino suggestivo che le vale la visita.

Lentamente, seguiamo la mulattiera che da Orino conduce alla Rocca. È un sentiero pianeggiante e ombroso che procede nel bosco tra felci e bassi muretti ricoperti di muschio. La luce che filtra tra le chiome degli alberi disegna i suoi ricami nel verde; l’aria è fresca e carica di essenze. Gli unici suoni che accompagnano i nostri passi sono i richiami degli uccelli e qualche fruscio tra le piante. LA LEGGENDA NARRA... che Francesco chiuso nella sua prigione venne dimenticato lì durante la battaglia condannandolo così a morire di fame. Da allora, quando il vento si alza promettendo tempesta, tra i fischi ed i fruscii dei rami degli alberi scossi con forza, pare di sentire gemiti e lamenti, come se il fantasma di Francesco urlasse implorando di essere liberato. LEGGI TUTTA LA STORIA QUI https://www.travel-experience.it/2020/06/08/rocca_di_orino/ Per raggiungere il Forte si sale molto....


Ma poi il panorama....




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